di Mario Rino Biancheri
SAN CATALDO – A distanza di trent’anni, il monumento “Madonna che abbraccia i bambini” è tornato nel luogo per il quale era stato originariamente concepito: il sagrato del Santuario Santa Maria delle Grazie di San Cataldo. Una ricollocazione fortemente voluta dal Consiglio Pastorale Parrocchiale e dal Parroco Padre Vincenzo Pennella, che hanno lavorato con determinazione per restituire visibilità a un’opera dal profondo significato spirituale e sociale.

Una storia di coraggio e fede
La statua fu commissionata nel 1993 da Padre Domenico Cirigliano, allora parroco della chiesa, con il sostegno di Alleanza Cattolica (nella persona del Presidente Prof. Alberto Maira) e del Centro Aiuto alla Vita (rappresentato dalla Presidente Milena Siciliano). Il monumento, realizzato grazie alla generosità del giovane imprenditore Geom. Giancarlo Giambarresi, fu dedicato ai bambini vittime dell’aborto, pratica tristemente diffusa all’epoca anche nell’ospedale della città.
La sua collocazione originaria, davanti alla chiesa, suscitò entusiasmo tra i fedeli, ma anche una dura opposizione da parte di alcuni gruppi politici, che denunciarono la presunta abusiva occupazione di suolo pubblico. Dopo una lunga battaglia legale durata tre anni, il parroco venne assolto “perché il fatto non sussiste”, grazie anche all’intervento del Pubblico Ministero Salvatrice Lo Porto. Tuttavia, l’opera fu nel frattempo rimossa e sistemata all’interno del campanile.
Il ritorno sul sagrato
Nel 2025, nel rispetto dell’originario intento pastorale, Padre Vincenzo Pennella ha sottoposto la richiesta di ricollocazione all’attenzione del Vescovo di Caltanissetta, Mons. Mario Russotto, che lo scorso 20 febbraio ha concesso il nihil obstat per il ritorno del monumento nel luogo pubblico antistante la chiesa.
Una scultura che parla al cuore
L’opera, che porta con sé un messaggio di amore e difesa della vita nascente, è composta da tre elementi simbolici:
- Il basamento, in marmo della stessa tipologia dei gradini della chiesa, rappresenta la solidità delle fondamenta della fede.
- La spirale elicoidale in mattoni pieni, ispirata alla forma del DNA, simboleggia la Vita unica e irripetibile sin dal concepimento.
- La teca piramidale in vetro, slanciata verso l’alto, custodisce la scultura della Madonna che abbraccia cinque neonati. Un gesto dolce e potente, che richiama la sacralità e il valore eterno di ogni esistenza umana.
Accanto alla statua è presente la targa originaria del 1993 e una nuova targa commemorativa della ricollocazione.
La voce della Chiesa sulla vita
La Chiesa Cattolica è da sempre chiara e decisa nel proclamare che la vita è sacra dal primo istante del concepimento e che l’aborto rappresenta una grave offesa al dono della vita. Il Catechismo della Chiesa Cattolica (n. 2270) afferma: “La vita umana deve essere rispettata e protetta in modo assoluto dal momento del concepimento.” Per questo ogni cristiano è chiamato ad essere testimone coraggioso e instancabile del Vangelo della Vita, con gesti concreti, parole profetiche e opere come questa.
La Madonna che abbraccia i bambini non è solo un monumento, ma un monito, un abbraccio eterno rivolto a tutte le madri in difficoltà, un invito alla speranza, alla fede e alla difesa senza compromessi della vita innocente.
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