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Si svolgerà Domenica 11 agosto, a Milena, il “Paese delle Robbe” in Provincia di Caltanissetta, la festa di Sant’Antonio Abate, giunta ormai alla sua 128esima edizione consecutiva. Un appuntamento di fede e di folclore che nella seconda domenica di agosto di ogni anno rappresenta il clou dell’estate milenese. Per il diciassettesimo anno consecutivo l’organizzazione dell’evento è curata dall’apposito Comitato, con il contributo dell’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco, Dott. Claudio Cipolla e la sapiente regia dell’Arciprete Parroco, Sac. Don Luca Milia.

Anche quest’anno, la festa mantiene intatto tutto il programma di appuntamenti che scandiranno l’intera giornata di Domenica, 11 agosto e che comprende, tra gli altri, il suggestivo Corteo mattutino delle offerte votive che muoverà alle 10.30, la Benedizione di tutti gli animali domestici sul sagrato della Chiesa Madre alle 11.15 e la Processione pomeridiana per le vie del paese delle 19.30, il tutto all’interno di una cornice allietata dalle note della Banda musicale, dal rullo tradizionale dei tamburi e dai due spettacoli pirotecnici.

La ricorrenza di S. Antonio Abate – afferma il Presidente del Comitato, Luca Caldiero – si inscrive nell’ambito delle celebrazioni di un doppio centenario, quello dell’Autonomia comunale di Milena e quello dell’elevazione della Chiesa madre a Parrocchia. Infatti, sotto il primo aspetto, Milena è diventata un comune autonomo del dicembre dell’anno 1.923 tale per cui, dallo scorso dicembre 2023 a tutt’oggi sono in corso diverse iniziative per ricordare questo (primo) centenario. Parallelamente, sotto il secondo aspetto, la Chiesa Madre di Milena è diventata una Parrocchia nel settembre del 1.923 (tre mesi prima del Comune) e anche questo secondo evento viene celebrato con altrettanti appuntamenti commemorativi che si concluderanno nel prossimo mese di settembre. Ebbene, nel 1.923, quando Milena diventava un Comune e la Chiesa diventava una Parrocchia, S. Antonio Abate era già presente e venerato dalla comunità locale, come dimostra la datazione del simulacro del Santo, opera di Francesco Biancardi, che risale al 1.896, l’anno delle prime Olimpiadi dell’era moderna. Per questo, la ricorrenza di S. Antonio Abate precede, storicamente, di circa trent’anni sia la nascita della comunità civile, sia quella della comunità parrocchiale.

La coincidenza della festa annuale di S. Antonio Abate con le celebrazioni dei due centenari arricchisce ancor più di significato civile e religioso questo appuntamento tanto atteso.


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