Nacque a Gergei il 19 febbraio 1574. La sua prima educazione religiosa e scolastica gli fu impartita dal sacerdote Pietro Atzeni. All’età di circa 20 anni entrò nel Convento di Bonaria, ove indossò l’abito della Mercede, il 14 febbraio 1598, professando poi il 15 febbraio dell’anno successivo.
Si distinse subito per la sua grande pietà e spirito di sacrificio: “ Più che alle scienze si dedicò alla orazione ed a macerare il suo corpo con discipline e cilicii, talché fu d’uopo moderarlo con precetto di santa ubbidienza”. Suo compagno di noviziato e di studi fu Ambrogio Machin ,assieme al quale fu mandato a Valenza onde completare gli studi.
Durante il viaggio ci fu una grande tempesta e, mentre tutti erano preoccupati, lui se ne stava tranquillo assicurando che la Vergine di Bonaria li avrebbe liberati da ogni pericolo, cosa che puntualmente avvenne.

Ordinato sacerdote, si dedicò soprattutto alla predicazione e alla cura degli ammalati che assisteva con amore e dedizione totale. Al capezzale degli ammalati si recava portando con sé alcune reliquie dei Santi Medici, Cosimo e Damiano, riuscendo a guarirne molti. Morì nella giovane età di 33 anni nella città di Valenza, il 15 giugno 1606, dopo aver ricevuto un’apparizione della Vergine e del suo angelo custode.
“Proclamato da tutti qual santo per le sue eroiche virtù da lui praticate in vita, e per molti prodigi, coi quali onorò il Signore le reliquie del suo servo fedele dopo morte, al contatto delle quali molti ottennero grazie segnalatissime” .In Gergei, paese natio, fu eretta una Chiesa in suo onore e viene tuttora invocato col titolo di Santu Impera.